Tre “C” che distruggono una donna nel matrimonio

Tre “C” che distruggono una donna nel matrimonio

 

Sul mio blog, controllo spesso un’immagine che illustra il tema dell’evoluzione inversa delle donne nel matrimonio. Queste parole, attribuite alla cattiva Crudelia, suonano come un avvertimento: il matrimonio ha danneggiato più donne della carestia e dei disastri naturali. Ovviamente, gli autori raffigurano questa immagine per evidenziare la crudeltà del personaggio, ma in realtà queste parole sono diventate una linea guida per molti che affrontano o temono la sofferenza in matrimoni infelici.

Ho due opinioni su tali affermazioni. Da un lato, molte donne soffrono di problemi simili nel matrimonio. Dall’altro, non credo sia giusto riassegnare la responsabilità per estrarre concetti o fenomeni. A mio parere, ciò che rovina una donna non è il matrimonio in sé, ma alcuni aspetti di esso che possono essere applicati contro di lei.

1. Critica

Sebbene un feedback sano sia fondamentale in qualsiasi relazione, le critiche costanti non lo sono.
Quando una donna viene ripetutamente biasimata – per come si veste, cucina, parla o persino per come si prende cura dei figli – la sua autostima ne risente. È particolarmente doloroso quando le critiche provengono da qualcuno da cui si aspetta un sostegno incondizionato.

Col tempo, quello che potrebbe essere iniziato come un commento occasionale può trasformarsi in un continuo attacco alla sua identità. Potrebbe iniziare a mettere in discussione il suo valore, a zittire la sua voce e a isolarsi emotivamente, non perché non le importi, ma perché non si sente più al sicuro nell’esprimersi.

Cosa fare invece:  una comunicazione costruttiva dovrebbe nascere da un sentimento di amore, non di giudizio. Concentratevi sulle affermazioni in prima persona (“Mi sento ferito quando…”) e sottolineate le qualità positive con la stessa frequenza con cui evidenziate le preoccupazioni.

2. Confronto

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