Vi hanno mentito sulla morte. Per secoli, siete stati condizionati a credere che segni la fine di tutto. Che la vostra coscienza si spenga quando il vostro cuore si ferma. Che solo la fede religiosa o l’immaginazione possano colmare quel vuoto straziante. Ma cosa succederebbe se la verità fosse stata studiata, documentata e poi insabbiata? E se il governo degli Stati Uniti sapesse da decenni che la morte non è una fine, ma una transizione? Un semplice passaggio verso una realtà più ampia? Questa non è né una speculazione né una favola mistica: è un fatto contenuto in un documento ufficiale della CIA, da tempo classificato.
Il rapporto Gateway: Coscienza extracorporea
Nel 2003, un rapporto riservato fu declassificato in sordina, sepolto sotto migliaia di pagine di materiale amministrativo privo di interesse. Questo documento, noto come Gateway Process , rivela una serie di esperimenti segreti finanziati dalla CIA, incentrati su un tema centrale: cosa succede alla coscienza quando il corpo muore? Il rapporto afferma che la mente umana non è limitata dalla materia, né dal tempo o dallo spazio.
Il programma Gateway, sviluppato dal Monroe Institute, mirava ad addestrare gli individui a uscire dal proprio corpo attraverso mezzi tecnici: onde cerebrali sincronizzate, frequenze sonore mirate e meditazione guidata. Attraverso questi protocolli, alcuni partecipanti avrebbero avuto accesso a stati di coscienza capaci di trascendere le leggi della fisica. Hanno riferito di fluttuare fuori dai loro corpi, di visitare luoghi lontani e persino di esplorare altre dimensioni in cui il tempo e la logica umana non avevano più alcun valore.
