La signora Thompson tirò su col naso rumorosamente. “Perché è così buio qui dentro? Vogliono che usiamo le torce per vedere il cibo?”
Una donna arrabbiata che guarda il menu di un ristorante | Fonte: metà viaggio
Una donna arrabbiata che guarda il menu di un ristorante | Fonte: metà viaggio
Ho acceso la piccola lampada sul loro tavolo e ho detto: “Questo aiuta? Il nostro umore è impostato su…”
Mi interrompo. “Atmosfera? Non essere ridicolo. Assicurati solo che il mio bicchiere sia immacolato. Non voglio sbavature di rossetto da parte di qualche sconosciuto.”
Mi morsi la lingua e andai a prendergli da bere, mentre il signor Thompson si lamentava che il menu era troppo limitato. “Che tipo di locale non offre bisque di aragosta il venerdì sera?” chiese, lanciandomi un’occhiataccia.
“Non abbiamo mai servito bisque di aragosta qui, signore”, spiegai, mantenendo la voce ferma. “Ma abbiamo un’ottima zuppa di vongole.”
Mi fece cenno di andarmene. “Lascia perdere. Portaci solo del pane e assicurazioni che sia caldo!”
Corsi in cucina, pregando che il pasto andasse bene. Ma ancora una volta… no.
La famiglia mi schioccava continuamente le dita come se fossi un cane, fingendo cose come riempire i bicchieri d’acqua prima ancora che fossero mezzi vuoti.
“È questo che oggigiorno si considera servizio?”, esclamò a un certo punto il signor Thompson, rimandando indietro la bistecca che aveva ordinato perché era “troppo cotta”.
La signora Thompson, per non essere da meno, mi lanciò la sua zuppa, dicendo che era troppo salata.
