Tuttavia, se si considerano le statistiche globali, i numeri sono ancora più grandi.
Secondo il JMIR Public Health and Surveillance, nel 2024 oltre 400 milioni di donne in età riproduttiva utilizzavano contraccettivi prescritti.
I contraccettivi orali combinati, che contengono sia estrogeni che progestinici, agiscono impedendo alle ovaie di rilasciare un ovulo ogni mese, imitando sostanzialmente gli ormoni naturali del corpo.

Tuttavia, uno degli effetti collaterali più preoccupanti dell’uso prolungato della pillola anticoncezionale è quello che gli operatori sanitari chiamano comunemente “killer silenzioso”: l’ictus.
Un ictus è solitamente innescato dalla rottura dei vasi sanguigni del cervello, che causa una carenza di flusso sanguigno e impedisce all’ossigeno di raggiungere l’organo vitale. Una prolungata mancanza di ossigeno ai tessuti cerebrali può anche causare danni permanenti.
Secondo una nuova ricerca, il gruppo di donne che aveva avuto un ictus ischemico, ovvero un’emorragia cerebrale senza una chiara spiegazione, è stato confrontato con quelle che non ne avevano avuto.
Pur tenendo conto di fattori quali il fumo, l’indice di massa corporea e la ricorrenza dell’emicrania, lo studio ha scoperto che le donne che assumevano la pillola avevano una probabilità tre volte maggiore di essere colpite da un ictus.
Dai loro risultati, hanno preso in considerazione anche la quantità di estrogeni, aggiungendo che le “stime più elevate di rischio trombotico si verificano durante l’uso di contraccettivi ormonali contenenti estrogeni”.
Aggiungono tuttavia che le probabilità che una donna sana abbia un ictus sono incredibilmente basse; tuttavia, i medici dovrebbero essere consapevoli dell’aumento del rischio.

Parlando dell’apparente associazione tra “la pillola” e un ictus inaspettato, l’esperta neurologa Dott.ssa Mine Sezgin ha affermato che le ultime scoperte hanno avuto enormi implicazioni sia per i medici che per i pazienti.
“I nostri risultati confermano le precedenti prove che collegano i contraccettivi orali al rischio di ictus e dovrebbero indurre a una valutazione più attenta del rischio di ictus nelle giovani donne, in particolare in quelle con fattori di rischio aggiuntivi”, hanno spiegato il medico dell’Università di Istanbul e ricercatore principale dello studio (tramite MailOnline).
“Questa conoscenza potrebbe aiutare a orientare le scelte contraccettive più personalizzate per le donne”.
Sezgin ha aggiunto che la sua ricerca ha portato sempre più medici a consigliare maggiore cautela ai pazienti che stanno valutando l’assunzione di un contraccettivo orale combinato, prestando particolare attenzione alla possibilità di un ictus.
