Sempre,
Charles.
Piegò la lettera, la mise sul comodino e si sdraiò.
Non si è mai svegliato.
Attacco di cuore
La mattina dopo, Rose ricevette la chiamata. Charles aveva avuto un grave infarto. Era vivo, ma privo di sensi.
Camminò verso l’ospedale in silenzio, con la mente che rimuginava su tutto ciò che non aveva detto, su tutto ciò a cui aveva rinunciato.
A casa, mentre stava raccogliendo alcune cose, notò la busta sul comodino. Il suo nome, Rose, era scritto con la sua calligrafia tremante.
Lo aprì. Quando ebbe finito di leggere, singhiozzava.
Ogni parola la trafiggeva come la luce del sole attraverso la nebbia. Ciò che aveva scambiato per controllo era in realtà amore nella sua forma più discreta. Ogni luce fioca, ogni pasto ordinato, ogni giacca drappeggiata sulle spalle: tutto era cura, non coercizione.
Non stava cercando di possederla, ma di proteggerla.
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