Nostradamus, le stelle… e i gatti?

Michel de Nostredame, meglio conosciuto come Nostradamus, scrisse centinaia di quartine enigmatiche, spesso interpretate come profezie. Sebbene il suo nome ispiri principalmente grandi eventi storici, una recente lettura dei suoi versi svela una nuova ipotesi: un’allusione discreta ma fastidiosa ai gatti domestici.
Una delle sue quartine, 4:22, è particolarmente intrigante:
“Nella sua casa dorme il felino dall’occhio ardente,
guardiano dell’anima nata dal cielo.
Quando il nord ruggisce e il sud trema,
coloro che lo custodiscono vedranno la luce.”
A prima vista, questi versi sembrano simbolici, persino esoterici. Eppure alcuni ricercatori li interpretano come un’invocazione in codice ai nostri compagni felini. E se Nostradamus considerasse i gatti qualcosa di più di semplici animali domestici?
I gatti, guardiani dell’invisibile?

Fin dall’antichità, soprattutto in Egitto, i gatti sono stati venerati come esseri mistici, protettori della casa e delle anime. Nostradamus, influenzato dal pensiero simbolico del suo tempo, potrebbe aver seguito questa tradizione. Per alcuni esperti, il “felino dall’occhio ardente” è legato a quello sguardo penetrante che tutti i proprietari di gatti conoscono: quello che sembra sondare l’anima.
L’idea che questo “custode dell’anima” vegli su luoghi e persone non è nuova nel mondo spirituale. Alcune correnti esoteriche attuali confermano che i gatti agiscono come filtri energetici, assorbendo le onde negative, calmando le tensioni e accompagnando i loro umani nei momenti di dubbio.
Una luce per chi li ama

Nostradamus esclama: “Chi lo custodisce vedrà la luce”. Questa frase, a lungo considerata oscura, oggi viene interpretata come un messaggio chiaro: vivere in armonia con un gatto può aprire la strada a un profondo benessere, persino a una forma di risveglio personale. Ciò riecheggia le testimonianze di molti amanti dei gatti che dichiarano di provare una particolare sensazione di pace in loro presenza.
Senza cadere nel misticismo, date per scontato che i gatti abbiano un potere calmante, quasi medicinale. Fanno le fusa quando siete tristi, vengono a coccolarvi senza preoccupazioni e sembrano percepire quando avete bisogno di conforto. La loro presenza silenziosa e rassicurante funziona come una bolla di pace nella frenesia quotidiana.
Un legame unico da coltivare

Dovremmo quindi considerare il nostro gatto una guida spirituale? Non necessariamente. Ma individuando la ricchezza di questa convivenza, sì! I gatti ci invitano a rilassarci, a osservare, a sentire. Ci ricordano il significato del momento presente, senza parole, senza discernimento.
