Il punto di rottura
All’inizio, Charles non se ne accorse. Rose fece passeggiate più lunghe, si iscrisse a un club del libro in città, cambiò acconciatura. Ma presto la distanza tra loro aumentò. Divenne silenziosa, introversa, spesso fissando fuori dalla finestra per ore. Quando lui le chiedeva cosa non andasse, lei rispondeva semplicemente: “Niente, Charles. Niente di niente”.
Ma era qualcosa. Era tutto.
Seguirono discussioni, prima brevi, poi accese. Lui la trovò agitata. Lei pensò che avesse smesso di vederla.
“Non mi stai ascoltando”, disse una sera.
“Ti ascolto da cinquant’anni”, rispose lui.
“No”, disse lei. “Mi hai sentito. Non è la stessa cosa.”
Le parole rimasero sospese nell’aria come fumo.
In autunno, Rose prese una decisione che li lasciò entrambi sbalorditi: voleva il divorzio.
Charles non si oppose. Non implorò né perse la pazienza. Annuì semplicemente. “Se è questo che ti rende felice, Rose, ti lascerò andare.”
Lei scambiò la sua gentilezza per indifferenza.
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